La scuola di animazione e di educatori alla fede è un’azione concreta che gli Uffici Diocesani di Pastorale Giovanile e Vocazionale, Catechistico, l’Azione Cattolica, l’Ufficio Scuola, l’ufficio Liturgico e la Scuola di Teologia per Laici, intendono offrire per rispondere alle necessità di tutte le nostre Comunità Cristiane per la formazione di operatori pastorali capaci di farsi compagni di viaggio dei Giovani e Giovanissimi.
La forza di questa scuola sta nella capacità di individuare giovani promesse che adeguatamente coinvolti, formati, responsabilizzati si rendano possono rendere disponibili ad accompagnare le nuove generazione con protagonismo.
La logica è quella del brano riportato nel Vangelo di Matteo 21, 28-32.
Ogni Parroco, a cui per primo, è affidato il compito dell’evangelizzazione in forma tutta particolare, sarà chiamato a individuare uno, due o tre di queste giovani promesse, oppure una coppia di fidanzati o coniugi, ai quali affidare prima di tutto un progetto formativo e in futuro, un servizio nell’ambito della pastorale dei giovani, della propria parrocchia.
Il raggiungimento di questo obiettivo comporta alcuni atteggiamenti e convinzioni:
- Novità: cambio di osservazione dei, uscire da se stessi per entrare in relazione con loro, così come sono, mettendo da parte pregiudizi e scoraggiamenti, chiusure e indifferenze.
- Discernere: guardare ai giovani e coglierne i talenti anche se acerbi; quei doni che ciascuno ha e, se fatti fruttificare, possono essere messi in futuro al servizio della comunità.
- Accogliere: scommettere, chiamare e coinvolgere i giovani nella vita pastorale, senza sfruttarli, svuotarli, “usarli” nelle tante emergenze che abbiamo nelle parrocchie. Credere in loro e con loro, pregare con loro impegnarsi insieme in piccoli progetti di evangelizzazione.
- Esplorare: inviarli a fare una esperienza di Chiesa, con altri giovani.
- Costruire: offrire una formazione iniziale, piccola ma significativa.